Polini domina la prima edizione del FAI World Paramotor Endurance Championship
Nuova sfida per Polini Motori, che ad agosto è scesa in azione in Inghilterra, sull’aviosuperficie del Manston Airport, nel Kent, sulla costa orientale della Gran Bretagna, per la prima edizione del FAI World Paramotor Endurance Championship.
Una formula totalmente nuova, diversa da tutte le classifiche competizioni di paramotori, con una vera e propria sfida “endurance” che ha visto i motori Thor di Polini Motori confermarsi tra i migliori in sfida.
Il Thor 202, con la sua potenza, alta autonomia e bassi consumi, si è infatti dimostrato il motore ideale per questo tipo di imprese che vedono piloti impegnati su lunghe distanze e tempistiche.
In condizioni difficili, con forte vento, i portacolori Polini Thor hanno dominato sia la classifica PL1 (trike) con Glenn Michelland in prima posizione seguito da Frederic Mallard sul secondo gradino del podio, che la classe PF1 (decollo a piedi femminile) con Morgane Planton.
Glenn Michelland:
Dopo essere stato campione di Francia nel 2023, volevo concretizzare diventando campione del mondo. Mi sono molto preparato e ho adattato il mio equipaggiamento per trovarmi nelle migliori condizioni per partecipare in questo nuovo format. Il meteo non è stato eccezionale, ma ci ha comunque permesso, nonostante tutto, di fare un campionato corretto. La gara è iniziata forte, con un tempo di volo di 5 ore. Ho legato 3 prove, mentre abitualmente ne facciamo solo una per volo. La prima prova è andata molto bene, poi, via via che passavano le ore, l’attenzione è diminuita ed è diventato sempre più difficile, perché non eravamo abituati a questo. Il pomeriggio ho volato 2 ore in condizioni molto difficili e, a causa della fatica, ho commesso errori per cui ho impiegato l’intera gara a recuperare. Al termine della prima giornata avevo quindi volato 5 ore ed ero esausto.
Durante la settimana di gara sono stato a volte primo e spesso secondo, molto vicino al mio compatriota, anche lui con un Polini Thor 202. L’ultimo giorno, proprio all’ultimo slot, era prevista una prova di economia in cui dovevamo restare il più a lungo possibile in aria con una quantità di carburante limitata… questa prova era per me, lo sapevo, mi ero preparato bene, ma i risultati dei miei test di volo qui mi lasciavano comunque in ansia. Quando si è aperta la finestra c’erano raffiche di vento. Ero pronto, ma ho sbagliato il decollo. Temevo di aver rotto dei pezzi, ma per fortuna non era così. Al secondo tentativo sono riuscito a decollare e dopo poco più di 1 ora e 30 in volo con 2 kg di benzina ho appreso, con sollievo, di aver vinto la prova. Mi è stato detto che, qualche minuto dopo il mio decollo, il direttore di gara aveva chiuso la finestra e alcuni piloti non avevano potuto decollare. Ho fatto e rifatto calcoli per capire se fossi passato al primo posto nel campionato, ma gli scarti erano minimi.
Ho dovuto attendere la correzione ufficiale, perché non volevo cantare vittoria troppo presto con il rischio di rimanere deluso. Dopo quasi 24 ore di suspence e solo pochi minuti prima dell’assegnazione dei premi, abbiamo ricevuto la classifica finale. Ho aperto il file con un po’ di stress e ho visto il mio nome in prima linea. Vittoria! 3 anni dopo la mia prima gara, sono campione del mondo!